Ferite acute e croniche

Il processo di riparazione cutanea è caratterizzato da una complessa cascata di eventi.

Per quanto riguarda le ferite acute, il processo di guarigione si articola in quattro fasi principali:

• Coagulazione
• Infiammazione
• Proliferazione cellulare e riparazione della matrice
• Epitelizzazione e rimodellamento del tessuto cicatriziale

Questi stadi sono strettamente interdipendenti e parzialmente si sovrappongono. Grazie ad una serie di segnali biologici ed alla proliferazione cellulare, il processo riparativo esita nella formazione della cicatrice, caratterizzata da un tipico addensamento del tessuto connettivo in cui le fibre collagene si organizzano in spessi fasci paralleli.

Quando per varie ragioni l’organismo si discosta da questo processo per difetto di riparazione, le ferite esitano in ulcere croniche.

Le ferite cronicizzano perché sequenza ordinata di eventi riparatori viene sovvertita o “arrestata” a uno stadio intermedio.

La gestione delle ferite croniche deve essere di tipo olistico e prevede una serie di atti che consentono di valutare e rimuovere tutte le barriere alla guarigione, in modo tale che la riparazione della ferita possa progredire normalmente. Questo atteggiamento è denominato “ADVANCED WOUND CARE” cioè “protocolli integrati di trattamento delle lesioni”che prevedono l’uso contemporaneo e sequenziale di provvedimenti terapeutici farmacologici e fisici che consentano una riparazione ottimale della lesione.

Rispetto alle medicazioni tradizionali si caratterizzano in quanto:

• Ricreano un AMBIENTE IDONEO (ambiente umido costante nell’interfaccia tra lesione e medicazione)
• Utilizzano MATERIALI TECNOLOGICI
• Atraumatiche